Xevi Verdaguer, psiconeuroimmunologo: "Quando mangiamo in casa e non c'è luce solare, l'assunzione di carboidrati fa aumentare ulteriormente i livelli di glucosio."
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Lo psiconeuroimmunologo Xevi Verdaguer ci ha sorpreso ancora una volta con una nuova spiegazione, questa volta sull'impatto della luce solare sulla salute metabolica. In un recente video, lo specialista ha spiegato come non sia solo ciò che mangiamo a fare la differenza, ma anche dove lo mangiamo, e ha spiegato che l'esposizione al sole può influire sul modo in cui l'organismo elabora i carboidrati.
Verdaguer sostiene che il semplice fatto di mangiare al chiuso, con le finestre che bloccano la luce solare diretta, può aumentare i picchi glicemici. Spiega: "Quando mangiamo al chiuso e non c'è luce solare, l'assunzione di carboidrati fa aumentare ulteriormente i livelli di glucosio". Alimenti come quinoa, riso, patate, patate dolci e persino pasta innescano una risposta diversa nell'organismo a seconda che vengano consumati alla luce naturale o al chiuso.
Lo specialista in psiconeuroimmunologia sottolinea che gli esseri umani sono progettati per vivere all'aperto. Pertanto, quando mangiamo all'aperto, la luce solare, in particolare la luce rossa e infrarossa, attiva un processo benefico nelle nostre cellule. "Ciò che aiuta a fare è attivare i nostri mitocondri. Questi mitocondri, in particolare il complesso 4, un complesso che, una volta attivato, produce più ATP, più energia e più ossido nitrico, consumando il glucosio nel nostro sangue", spiega. Questa attivazione promuove la produzione di energia e la regolazione del glucosio, che si traduce in una maggiore stabilità dei livelli di glicemia e un minor rischio di picchi improvvisi.
Le raccomandazioni di Verdaguer non sono solo teoriche. Sottolinea che i 45 minuti prima e dopo i pasti sono fondamentali: trascorrere quel tempo esposti alla luce naturale, all'aperto o aprendo le finestre, aiuta a prevenire che i carboidrati facciano impennare eccessivamente i livelli di glucosio. L'esperto sottolinea che questa pratica è particolarmente benefica per le persone con diabete, poiché favorisce un migliore controllo glicemico.
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Lo consiglia anche a chi soffre di ansia, poiché improvvisi sbalzi di glicemia sono collegati all'insorgenza di sintomi nervosi o da stress. "È molto interessante per i diabetici. È interessante anche per chi ha problemi di ansia", osserva.
Oltre all'impatto sulla salute metabolica e mentale, l'esposizione alla luce naturale durante i pasti può aiutare chi desidera perdere peso o mantenere un peso sano. Verdaguer sottolinea che questa abitudine contribuisce a migliorare la tolleranza ai carboidrati e riduce i picchi di insulina, contribuendo così a controllare l'appetito e l'accumulo di grasso.
L'esperto lo descrive come un trucco "cool" e incoraggia tutti a provarlo: mangiare all'aperto o spalancare le finestre può fare la differenza nel modo in cui l'organismo gestisce il glucosio.
El Confidencial